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Punteggi dei critici
100 Robert Parker
<br/> The 2016 Romanée-Conti Grand Cru is a worthy successor to the profound 2015, wafting from the glass with aromas of wild berries, violets, peony, dark chocolate, cinnamon and exotic spices. On the palate, the wine is full-bodied, ample and satiny, with an ineffable sense of completeness, searing concentration without weight, a vibrant, indeed animating line of acidity, and a long, expansive finish that concludes with a judicious touch of mouthwatering bitterness. Wines like this are the foundation of the Domaine de la Romanée-Conti's reputation.<br/><br/>
100 Robert Parker
<br/> The 2016 Romanée-Conti Grand Cru is a worthy successor to the profound 2015, wafting from the glass with aromas of wild berries, violets, peony, dark chocolate, cinnamon and exotic spices. On the palate, the wine is full-bodied, ample and satiny, with an ineffable sense of completeness, searing concentration without weight, a vibrant, indeed animating line of acidity, and a long, expansive finish that concludes with a judicious touch of mouthwatering bitterness. Wines like this are the foundation of the Domaine de la Romanée-Conti's reputation.<br/><br/>
98 Vinous
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.