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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
Broader-shouldered and ampler than the Romanée-St-Vivant, the 2016 Richebourg Grand Cru unfurls in the glass with a lavish bouquet of cassis, dark plums, candied peel, potpourri, Asian spices, peonies and smoked duck. On the palate, the wine is full-bodied, rich and expansive, with considerable depth and dimension at the core, and a gourmand, almost fleshy profile that marries beautifully with its cool, precise fruit tones and its velvety structuring tannins. This is a superb Richerbourg that to my palate surpasses the 2015 rendition.<br/><br/>
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.