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Punteggi dei critici
100 Wine Spectator
A truly great wine. Amazing concentration, brimming with focused cherry, plum, smoke and cinnamon flavors, all tied together into a harmonious package that keeps echoing and changing with every sip. Beautfiully smooth but firm on the palate, it has the uncanny feeling of power with no weight, only mass. ?HS
96 Robert Parker
The Richebourg is enormous in an old, heavyweight style. It is a tannic, relatively closed wine, with a broodingly deep color, and sensational depth and length. It would be a crime to drink it before 1992-1995, and it will last two decades. This fabled estate has had a brilliant track record since 1978. Lalou Bize-Leroy and Aubert de Villaine seem to have everything tightly within their grasps, so it is unlikely that some of the lapses in quality control that occurred previously will resurface. I am sure they still cannot understand why their estate is so frequently singled out for malicious attacks, but no one should have any trouble appreciating the domaine's 1985s, which are their best wines in decades, even surpassing their sensational 1978s. The problem is coming up with the cash to finance them. The wines, aged in 100% new oak, are never filtered.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.