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Punteggi dei critici
98 Robert Parker
Wafting from the glass with a deep and complex bouquet of dark wild berries, cassis, wilted rose petals, blood orange, exotic spices, licorice and coniferous forest floor, the 2017 Romanée-Conti Grand Cru is full-bodied, satiny textured and multidimensional. It's just as powerful as this year's La Tâche but even more elegantly framed by filigree structure, concluding with an intensely sapid and penetratingly fragrant finish. Pristinely balanced, this young Romanée-Conti possesses huge reserves for the long haul despite its deceptively supple youthful appeal, and it will reward extended bottle age.<br/><br/>
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.