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Punteggi dei critici
94 Wine Spectator
This is aromatic, revealing Asian spices and sandalwood. A less opulent Richebourg, yet plump in the context of the DRC '04s, offering red and black cherry, rose and a hint of black pepper flavors. Kicks into gear on the finish, with a long, spicy aftertaste.—Non-blind 2004 DRC tasting (February 2007). Best from 2012 through 2028. –BS
94 Wine Spectator
This is aromatic, revealing Asian spices and sandalwood. A less opulent Richebourg, yet plump in the context of the DRC '04s, offering red and black cherry, rose and a hint of black pepper flavors. Kicks into gear on the finish, with a long, spicy aftertaste.—Non-blind 2004 DRC tasting (February 2007). Best from 2012 through 2028. –BS
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.