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Punteggi dei critici
94 Robert Parker
The 1978 Richebourg reveals a medium ruby color, with a blossoming, still unevolved and youthful bouquet of sweet black fruits, minerals, smoke, soy sauce, and spices. In the mouth, the wine is full-bodied, with plenty of concentration, good acidity, firm tannins, and a rich, long finish. Amazingly, it has still not reached full maturity. This wine should turn out to be profound. It should be drinkable between 1995-2005.
94 Robert Parker
The 1978 Richebourg reveals a medium ruby color, with a blossoming, still unevolved and youthful bouquet of sweet black fruits, minerals, smoke, soy sauce, and spices. In the mouth, the wine is full-bodied, with plenty of concentration, good acidity, firm tannins, and a rich, long finish. Amazingly, it has still not reached full maturity. This wine should turn out to be profound. It should be drinkable between 1995-2005.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.