Close
Punteggi dei critici
90 Wine Spectator
Tannins are the most prevalent characteristic now, but the meaty coffee and chocolate nuances indicate this has the potential to emerge as a complex, subtle, spicy, almost delicate wine. Has a sense of weightless concentration.
90 Wine Spectator
Tannins are the most prevalent characteristic now, but the meaty coffee and chocolate nuances indicate this has the potential to emerge as a complex, subtle, spicy, almost delicate wine. Has a sense of weightless concentration.
87 Robert Parker
PRODUCTION: Not available. The fully mature 1987 La Tache exhibits a medium ruby color with some amber at the edge. The tell-tale DRC nose of smoky, gamy scents intertwined with those of ripe berry fruit and herbs is followed by a wine with noticeably high acidity, good weight, full body, and some tannin to shed. The wine should drink well for another 7-8 years, although the acidity may begin to dominate the fruit.
87 Robert Parker
PRODUCTION: Not available. The fully mature 1987 La Tache exhibits a medium ruby color with some amber at the edge. The tell-tale DRC nose of smoky, gamy scents intertwined with those of ripe berry fruit and herbs is followed by a wine with noticeably high acidity, good weight, full body, and some tannin to shed. The wine should drink well for another 7-8 years, although the acidity may begin to dominate the fruit.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.