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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
The 2014 La Tâche Grand Cru was picked on 17, 18 and 20 September at 32 hectoliters per hectare, bottled between 1 and 25 April 2016. It has a quite startling bouquet: dark berry fruit, bay leaf, hints of jasmine tea and autumn leaves. It delivers multi-faceted aromatics, a mercurial bouquet, brown spices emerging with continued aeration in the glass. It is a tad more forward than I expected. The palate is medium-bodied with great structure and fine grip. This is a slightly more masculine La Tâche and replicating its performance in barrel, the fruit spectrum shimmies from red to black (incidentally, exactly as I observed when I tasted it in barrel). There is a lovely lift on the finish that leaves you with a piquant kiss on the cheek. This is wonderful. 1,929 cases produced. Tasted February 2017.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.