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Punteggi dei critici
79 Wine Spectator
Aromatically reserved, this has good acidity, showing lemon flavors, with modest spice, plum and black cherry character. Medium-bodied, it's dry and tart on the short finish.--La Tâche vertical. –PM
79 Wine Spectator
Aromatically reserved, this has good acidity, showing lemon flavors, with modest spice, plum and black cherry character. Medium-bodied, it's dry and tart on the short finish.--La Tâche vertical. –PM
78 Robert Parker
PRODUCTION: Not available. Garnet-colored with considerable brown at the edge, this wine reveals a complex, penetrating fragrance of sweet, jammy fruit intertwined with scents of earth, animals, cooked vegetables, and spice. High acidity and an attenuated feel on the palate detract from the impressive aromatics. The wine finishes with tannin and acidity, but little fruit. It must be in serious decline.
78 Robert Parker
PRODUCTION: Not available. Garnet-colored with considerable brown at the edge, this wine reveals a complex, penetrating fragrance of sweet, jammy fruit intertwined with scents of earth, animals, cooked vegetables, and spice. High acidity and an attenuated feel on the palate detract from the impressive aromatics. The wine finishes with tannin and acidity, but little fruit. It must be in serious decline.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.