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Punteggi dei critici
95 Robert Parker
The La Tache 2011, picked on 5 and 6 September at 27.49hl/ha, has a wonderful bouquet that is quintessential La Tache: very complete and harmonious, beautifully delineated, succinct at first then with aeration, blossoming with brambly red berries, apple blossom, minerals and a touch of sous-bois. The palate is medium-bodied with immense purity and delicacy on the entry. This La Tache is extremely focused, velvety smooth in the mouth and although not as complex as the 2010, it has a beguiling femininity that will seduce at ten paces. It is extremely long in the mouth but politely does not outstay its welcome. Divine. 1,514 cases produced. Drink 2017-2040.
95 Robert Parker
The La Tache 2011, picked on 5 and 6 September at 27.49hl/ha, has a wonderful bouquet that is quintessential La Tache: very complete and harmonious, beautifully delineated, succinct at first then with aeration, blossoming with brambly red berries, apple blossom, minerals and a touch of sous-bois. The palate is medium-bodied with immense purity and delicacy on the entry. This La Tache is extremely focused, velvety smooth in the mouth and although not as complex as the 2010, it has a beguiling femininity that will seduce at ten paces. It is extremely long in the mouth but politely does not outstay its welcome. Divine. 1,514 cases produced. Drink 2017-2040.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.