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Punteggi dei critici
93 Wine Spectator
Marked by oak, the aromas show vanilla and spice notes. There's depth and richness to the black cherry fruit, accompanied by a sense of mineral. Firm yet finely grained tannins mark the finish.—Non-blind 2004 DRC tasting (February 2007). Best from 2012 through 2028. –BS
93 Wine Spectator
Marked by oak, the aromas show vanilla and spice notes. There's depth and richness to the black cherry fruit, accompanied by a sense of mineral. Firm yet finely grained tannins mark the finish.—Non-blind 2004 DRC tasting (February 2007). Best from 2012 through 2028. –BS
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.