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Punteggi dei critici
94 Wine Spectator
Super quality in this blockbuster of a Pinot Noir, with lovely blackberries, wild berries and blueberries. But this full-bodied red is tough and angular, and a bit woody. Needs years in the cellar to show it all, but loads of ripe fruit, terroir and mineral character anchor it in pedigreed Burgundian soil. Best from 2010 through 2030. –PM
91 Robert Parker
The medium to dark ruby-colored 1999 Romanee-St.-Vivant has super-ripe black cherry and violet aromas. Medium-bodied and dense, it is austere, foursquare, and firm. This juicy red and blackberry-flavored wine has a tannic oak-imbued finish.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.