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Punteggi dei critici
98 Wine Spectator
Indescribably concentrated and elegant at the same time, starting off deceptively smooth and gentle, then building up the intensity and vibrancy until it climaxes to a sensational finish that echoes cherry, tobacco, berry and vanilla seemingly forever. Tannic enough to need until at least 1995 to soften. ?
89 Robert Parker
I thought the 1987 Romanee St.-Vivant superior to the 1986, which has a very earthy, tannic, hard texture, excellent color and length, but a persistent hardness and toughness. It may well merit a higher score in 5 more years, but I would have liked to have seen a bit more fruit. This is among the few superstars of this vintage, but the 1986 is not for drinking soon-patience is most definitely required.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.