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Punteggi dei critici
95 Wine Spectator
Gentle at first, offering rose petal aromas, it turns quite savage and tough on the palate, with loads of fruit cloaked in the very firm tannin structure. The acidity is there, and the length is terrific, but it needs time. Best from 2006 through 2026. –PM .
93 Robert Parker
This bright ruby-colored wine's nose is magnificent. Its complex fragrances of perfume, roses, violets, crisp cherries, and cassis are intermingled with Asian spices, mocha, and faint hints of earth. Wow! Its aromas merit a score in the upper-90s! As often happens with wines from this vineyard, it is more appealing aromatically than gustatorily. That being said, this wine has a dense, ripe, and expressive character. It is a delicious, medium-to-full-bodied, refined, highly-delineated, and toasty cherry-flavored offering. Drink (and smell!) it between 2002 and 2012.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.