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Punteggi dei critici
92 Robert Parker
The DRC's Romanee St.-Vivant is a tough wine to evaluate. I found the 1990 to have a pervasive earthy, cinnamon, clove, sweet fruit-scented nose intermingled with scents of spicy new oak. Although closed, the wine exhibits great depth, medium to full body, and copious quantities of hard tannins in the long, structured, austere finish. It requires a patient buyer. Anticipated maturity: 1999-2015.
90 Wine Spectator
Firm and flavorful, with a strong toasty-smoky edge to the earthy currant and plum aromas and flavors, finishing with a polished core of flavor poking through the veil of chewy tannins. Best in 1998.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.