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DRC Romanée Conti 1983 300cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
92 Robert Parker
This is a sensational wine with a rich yet youthful fragrance, long, deep flavor, and plenty of body. The 1983 vintage for Domaine de la Romanee-Conti was a very tough year. First there was hail, then the advent of rot in August thanks to the tropical heat and humidity. When the harvest occurred, the domaine instructed its pickers to pick the grapes, not the grape bunches, by hand and to discard all of the rotten grapes. The results are splendidly concentrated, rich wines, but wines that are extremely expensive and need at least a decade of cellaring.
92 Robert Parker
This is a sensational wine with a rich yet youthful fragrance, long, deep flavor, and plenty of body. The 1983 vintage for Domaine de la Romanee-Conti was a very tough year. First there was hail, then the advent of rot in August thanks to the tropical heat and humidity. When the harvest occurred, the domaine instructed its pickers to pick the grapes, not the grape bunches, by hand and to discard all of the rotten grapes. The results are splendidly concentrated, rich wines, but wines that are extremely expensive and need at least a decade of cellaring.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.