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DRC la Tâche 1988 300cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
92 Wine Spectator
Excellent, showing a minerally concentration that gives it a silky feel on the midpalate. Lots of great acidity makes it fresh and zesty. Medium-bodied, with lovely red berry flavor and firm, gripping tannins that provide a chewy finish. Expect a rather lean wine, not an opulent one.--La T?che vertical. Best from 2005 through 2020. ?PM
92 Wine Spectator
Excellent, showing a minerally concentration that gives it a silky feel on the midpalate. Lots of great acidity makes it fresh and zesty. Medium-bodied, with lovely red berry flavor and firm, gripping tannins that provide a chewy finish. Expect a rather lean wine, not an opulent one.--La T?che vertical. Best from 2005 through 2020. ?PM
86 Robert Parker
The 1988 La Tache reveals a moderately interesting bouquet of Asian spices, dried herbs, earth, and sweet red and black fruits. However, it is surprisingly shallow, medium-bodied, and short on the palate.
86 Robert Parker
The 1988 La Tache reveals a moderately interesting bouquet of Asian spices, dried herbs, earth, and sweet red and black fruits. However, it is surprisingly shallow, medium-bodied, and short on the palate.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.