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DRC la Tâche 2016 150cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
98 Robert Parker
More reserved than the Richebourg and Romanée-St-Vivant, the 2016 La Tâche Grand Cru unwinds in the glass with aromas of wild berries, licorice, rose petal, smoked duck and love, framed by a touch of cedary new oak. On the palate, the wine is full-bodied, rich and velvety, with a deep, concentrated but tight-knit core, its firm chassis of fine-grained, structuring tannins cloaked in succulent fruit, underpinned by juicy acids. The finish is long and reverberative. This is a stunning La Tâche in the making, but it is also one of the more reticent wines in the range and will demand some bottle age.
98 Robert Parker
More reserved than the Richebourg and Romanée-St-Vivant, the 2016 La Tâche Grand Cru unwinds in the glass with aromas of wild berries, licorice, rose petal, smoked duck and love, framed by a touch of cedary new oak. On the palate, the wine is full-bodied, rich and velvety, with a deep, concentrated but tight-knit core, its firm chassis of fine-grained, structuring tannins cloaked in succulent fruit, underpinned by juicy acids. The finish is long and reverberative. This is a stunning La Tâche in the making, but it is also one of the more reticent wines in the range and will demand some bottle age.
98 Vinous
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.