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Corton Charlemagne 1986 150cl

AOC Grand Cru | Côtes de Beaune | Borgogna | Francia
Esaurito

Altre annate

1986 1988
Punteggi dei critici
99 Robert Parker
When first released, this was one of the most flamboyant Corton-Charlemagnes of the vintage. It has now taken on more definition and structure, and may disprove my theory about the limited aging potential of Coche-Dury's wines. The wine still boasts a spectacular, stony, mineral-scented nose intermingled with aromas of over-ripe oranges and apples. Full-bodied, with admirable concentration, crisp acidity, and far more definition and focus than it initially exhibited, this large-scaled, yet perfectly balanced wine should continue to drink well for another 4-6 years.
Produttore
Domaine Coche-Dury
Coche-Dury non è solo uno dei produttori più iconici di tutta la Borgogna, ma anche uno dei più enigmatici. Sembra quasi che per riuscire ad attraversare le porte delle sue cantine si debba vincere alla lotteria. La tenuta non ha un indirizzo e-mail e l’unico modo per riuscire ad avere un appuntamento è via fax. Forse. Ma è improbabile. Alla tenuta sono anche incredibilmente umili. Conoscono bene la grandezza dei loro vini, ma sono ancora dei semplici “vignaioli”. Quello che più gli importa è lavorare le viti e permettere alle uve di esprimere al meglio il terroir. Jean-François Coche, patriarca della tenuta, iniziò a lavorare con il padre nei primi anni Settanta. Nel 1975 sposò Odile Dury, che aggiunse alla tenuta alcune proprietà personali, creando così il nome Coche-Dury. Oggi il figlio Raphaël ha più o meno preso in mano le redini della casa vinicola, con l’aiuto della giovane moglie Charline. Dai loro quasi 9 ettari di vigneti producono Bourgogne, Puligny-Montrachet, Auxey-Duresses, Monthélie, Volnay e le loro due denominazioni più famose: Meursault (vari imbottigliamenti) e Corton-Charlemagne. A differenza di altri produttori della regione, hanno resistito al cambiamento e le loro modalità di produzione dei vini sono oggi le stesse con cui li hanno prodotti da tanti anni a questa parte. Amano anche che i loro vini abbiano un po’ di verve, quindi tendono a vendemmiare presto per conservare l’innata acidità delle uve.