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Echezeaux 2006 75cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito

Altre annate

2001 2006
Punteggi dei critici
92 Robert Parker
From a southwestern appendage of its appellation – wedged between Les Suchots and Beaux Monts (and part of the former estate of Grivot's aunt, Jacqueline Jayer) – a 2006 Echezeaux smells of cherry and red currant, game, and an unusually alkaline minerality. This displays depth, breadth, yet also vivacious interplay on the palate. Ample tannins remain fine-grained and in no way block the juicy expression of fresh berries and red meat in a long finish. I wonder whether this will ever equal the mysterious allure of its Suchots or Beaumonts counterparts, but I would suggest giving it 2-3 years in bottle and then plan on following it for at least half a dozen more.
91 Wine Spectator
There's lovely purity and focus to the black cherry, black currant and mineral flavors. Though rich, there's a firm underpinning of tannins and spicy oak, followed by a nice lingering aftertaste. Best from 2011 through 2021. 90 cases imported. –BS
Produttore
Domaine Jean Grivot
I Grivot fanno parte del panorama borgognone ormai da parecchie generazioni. Il Grivot ora a capo della tenuta è Etienne, che subentrò al padre Jean all’inizio degli anni Ottanta. Questa è una delle tenute più mutevoli: si potrebbe dire che negli ultimi tre decenni i loro vini hanno avuto almeno quattro stili differenti. Jean era noto per dare ai suoi vini uno stile elegante, che forse però nelle annate minori non mostrava tutto il potenziale delle viti. Negli anni Ottanta, dopo essere subentrato nella gestione, Etienne era interessato soprattutto a comprendere appieno il potenziale delle viti e ingaggiò un enologo controverso, Guy Accad, che incoraggiò la massima estrazione di colore, fruttato e tannini. Guy restò fino al 1992, quando Etienne iniziò a produrre vini che potevano essere considerati un po’ più generosi di quelli della fase Accad. Dalla vendemmia del 2005 la tenuta ha cambiato di nuovo, preferendo concentrarsi su vini incredibilmente puri, composti e, come afferma Etienne, “con parecchia energia”, pur conservando una densità mirabile. I vigneti di proprietà sono a dir poco straordinari, con 3 Grand Cru (compreso il Richebourg) e 9 Premier Cru, di cui 6 da Vosne, più vari vins du village. Dato che il suo obiettivo è non smettere mai di migliorare, la sua tenuta è una di quelle da tenere d’occhio.