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Punteggi dei critici
98 Robert Parker
The 1990 Romanee-Conti should ultimately be the most compelling and complex of the DRC wines. Normally it possesses a lighter color than either La Tache or Richebourg, but in 1990 it boasts a surprisingly saturated color that is the equal of La Tache and Richebourg. The nose offers up sweet, clove, cinnamon, and blackberry aromas intermingled with toasty, smoky new oak. Lavishly rich and full-bodied, with abundant tannins, this profound, surprisingly large-scaled, tannic wine boasts more muscle than usual. Let's hope that the billionaires that buy it have as much taste as money. Anticipated maturity: 2000-2025 .
93 Wine Spectator
Densely packed, with earthy, tarry and spicy overtones running through the powerful plum, currant and berry flavors, all wrapped in several layes of fine tannins. Give it until 2000. 620 cases made. ?
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.