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Punteggi dei critici
96 Robert Parker
The Domaine de la Romanee-Conti's light-colored 1996 Montrachet is spectacular (it was originally rated 95-98 in The Wine Advocate's Issue #115). Its profound, rich, and embracing nose reveals toasted minerals, white fruits, and hints of lemons. On the palate it displays enormous complexity, a broad, layered core of tropical fruits (mostly mangoes), liquid minerals, and stones. It is terribly refined, bracing, satin textured, medium-to-full-bodied, and mind-blowingly long in the finish. Its tightly wound core of fruit will require extended cellaring to blossom and reveal all of what this glorious wine has to offer. Projected maturity: 2004-2016.
96 Robert Parker
The Domaine de la Romanee-Conti's light-colored 1996 Montrachet is spectacular (it was originally rated 95-98 in The Wine Advocate's Issue #115). Its profound, rich, and embracing nose reveals toasted minerals, white fruits, and hints of lemons. On the palate it displays enormous complexity, a broad, layered core of tropical fruits (mostly mangoes), liquid minerals, and stones. It is terribly refined, bracing, satin textured, medium-to-full-bodied, and mind-blowingly long in the finish. Its tightly wound core of fruit will require extended cellaring to blossom and reveal all of what this glorious wine has to offer. Projected maturity: 2004-2016.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.