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Punteggi dei critici
93 Wine Spectator
The aromas of red berry and cocoa powder are fleeting, with red fruits and spice on the palate. A wine of finesse and medium weight, showing elegance and harmony. Offers a fine, lingering aftertaste.—Non-blind 2002 DRC tasting (February 2005). Best from 2014 through 2030. –BS
93 Wine Spectator
The aromas of red berry and cocoa powder are fleeting, with red fruits and spice on the palate. A wine of finesse and medium weight, showing elegance and harmony. Offers a fine, lingering aftertaste.—Non-blind 2002 DRC tasting (February 2005). Best from 2014 through 2030. –BS
89 Robert Parker
Highly expressive scents of flowers, perfume, and black cherries can be found in the aromatic profile of the 2002 Grands-Echezeaux. Satin-textured in the attack, its pretty, pepper-laced black berry-flavored personality is light to medium-bodied and lacks the persistence expected from a grand cru. In addition, some bitterness can be detected in its tannic finish. Anticipated maturity: 2007-2015.
89 Robert Parker
Highly expressive scents of flowers, perfume, and black cherries can be found in the aromatic profile of the 2002 Grands-Echezeaux. Satin-textured in the attack, its pretty, pepper-laced black berry-flavored personality is light to medium-bodied and lacks the persistence expected from a grand cru. In addition, some bitterness can be detected in its tannic finish. Anticipated maturity: 2007-2015.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.