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Punteggi dei critici
94 Wine Spectator
Earthy and gamy yet thick and ripe, it explodes with blackberry, currant and sun-dried tomato character. Spicy, smoky finish. Drink now through 2010. ?PM
94 Wine Spectator
Earthy and gamy yet thick and ripe, it explodes with blackberry, currant and sun-dried tomato character. Spicy, smoky finish. Drink now through 2010. ?PM
93 Robert Parker
This dark-colored wine displays a magnificently elegant nose of cassis, black cherries, and roses. This is an austere yet expansive, complex, medium-to-full-bodied, ripe and masculine wine. It is dense and powerful yet maintains a refined combination of muscle and class. Its tightly wound core offers red and black currants, cherries, minerals, and toasted oak flavors, all of which linger in its admirably focused and firm finish. Projected maturity: 2003-2012.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.