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DRC Romanée St. Vivant 2002 150cl

AOC Grand Cru | Côte de Nuits | Borgogna | Francia
Esaurito
Punteggi dei critici
95 Wine Spectator
Less forthcoming, the RSV delivers floral, cherry, fraises de bois and spice aromas and flavors. Combines finesse and power, with great persistence of fruit showing on the finish. Keeps getting better as the vines get older.—Non-blind 2002 DRC tasting (February 2005). Best from 2015 through 2035. –BS
90 Robert Parker
Mocha, toasted oak, and roasting spices are discerned in the nose of the light to medium-bodied 2002 Romanee-St.-Vivant. Its suave, silky-textured attack reveals impressive black cherry and blackberry flavors intermingled with cafe au lait as well as violets. This light to medium-bodied wine’s mid-palate has terrific mouth-feel yet its lengthy finish displays some firm tannin that will require patience. Drink it between 2009 and 2016.
Produttore
Domaine de la Romanée Conti
La tenuta vinicola più iconica non solo della Borgogna, ma di tutta la Francia, se non del mondo intero. Con il monopolio dei due vigneti più grandi - Romanée-Conti e La Tâche - e con una generosa quantità di altri vigneti a Vosne-Romanée e oltre, la tenuta si è assicurata da lungo tempo uno status venerato, pur essendo totalmente discreta e perfino modesta. La Casa è di proprietà delle famiglie Villaine e Leroy-Roch, con Aubert de Villaine alla guida della tenuta fin dal 1974, ma può far risalire le proprie radici al XIII secolo, quando i monaci di Saint-Vivant piantumarono le prime viti. La tenuta è biologica dagli anni Ottanta e biodinamica dagli anni Novanta. Indubbiamente, è anche la tenuta più famosa nella regione ad adottare (e ad averlo sempre fatto) la fermentazione a grappoli interi, una tecnica tradizionale sempre evitata da Henri Jayer, ma che in anni recenti ha ispirato molti altri viticoltori. Allen Meadows, probabilmente l’esperto di Borgogna e il critico più competente del mondo, ha dato un punteggio perfetto a un solo vino: il Romanée-Conti del 1945.